Negli Usa aumenta il procurement di energia solare, secondo i dati di GMT Research. In Italia a febbraio è stato firmato il primo Power Purchase Agreement green.
L’approvvigionamento di energia solare da parte delle aziende è in aumento, sia nella generazione distribuita (la produzione di energia elettrica in unità elettriche di autoproduzione di piccole dimensioni disperse oppure localizzate in vari punti del territorio, ma tutte allacciate direttamente alla rete elettrica di distribuzione) sia nei servizi fotovoltaici in sede remota (offsite). A conferma del fatto, aziende come Apple e Google hanno appena raggiunto l’obiettivo del 100% di energia rinnovabile, e Microsoft ha recentemente stabilito un nuovo record nel procurement di energia solare. Allo stesso tempo, aziende più piccole stanno scegliendo l’energia solare come cardine della propria strategia di sostenibilità aziendale.
Negli Stati Uniti, ci sono stati più di 1 gigawatt di installazioni per la generazione distribuita di energia solare dal 2012, raggiungendo più di 2 gigawatts nel 2017.
L’acquisto aziendale dell’energia solare C&I (commerciali e industriali) offsite (in sede remota, dove il cliente viene associato un impianto ubicato in un luogo diverso, anche distante, dal sito di consumo) è cresciuto rapidamente dal 2015. Ad oggi, ci sono 31 progetti operativi e 21 in fase di sviluppo. I primi 245 megawatt di progetti solari C&I offsite sono diventati operativi nel 2015, ed erano guidati da tre meccanismi principali: accesso diretto, PPA, Power Purchase Agreement, accordi di lungo periodo tra imprese e produttori di elettricità verde, fisici o virtuali, e tariffe verdi. In Italia i Power Purchase Agreement non sono ancora così diffusi. Il primo PPA green è stato firmato a febbraio, e prevede un accordo tra Wienerberger, azienda produttrice di laterizio, e Engie Italia. Ai quattro stabilimenti produttivi di laterizio italiani verrà fornita l’elettricità rinnovabile prodotta da alcuni impianti fotovoltaici di Engie. L’accordo contrattuale avrà una durata di 5 anni (2018-2022), con un prezzo applicato per l’intera durata del contratto.
I PPA fisici o virtuali sono i principali driver dei progetti C&I offsite, e rappresentano il 64% della capacità attualmente in funzione, e il 61% di quella in corso di sviluppo. Senza offerte adeguate da parte delle compagnie locali, molte aziende hanno firmato PPA fisici, che forniscono energia direttamente all’acquirente, o virtuali, dove il buyer dell’azienda entra in un accordo finanziario che non necessita che l’energia venga consegnata direttamente.
Al momento le tariffe verdi hanno sono alla base del 18% dei progetti attivi. Mentre molte compagnie stanno cercando di formare i propri piani tariffari verdi, molti dei piani esistenti offrono energie rinnovabili a un prezzo maggiorato o equiparato rispetto alla produzione totale, e questo non è abbastanza attraente per i buyer aziendali. Conseguentemente, è probabile che i PPA fisici o virtuali rimangano il driver primario per i prossimi anni, finché le compagnie offriranno piani tariffari verdi più convenienti.
Per quanto riguarda l’energia solare a generazione distribuita, il numero di installazioni è cresciuto notevolmente negli ultimi anni, così come gli accordi di third party ownership. Oggi i clienti preferiscono firmare PPA piuttosto che possedere interamente il proprio sistema di generazione distribuita. Gli accordi economici di terze parti nel settore della generazione solare distribuita sono aumentati regolarmente: dal 39% nel 2015 a circa 53% nel 2017.
Con l’evoluzione del mercato, i piccoli o medi progetti commerciali hanno accesso a opzioni finanziarie migliori. La maggior parte dell’energia solare commerciale è ancora destinata a grossi progetti, da più di un megawatt, per ottimizzare l’economia di scala e distribuire i costi fissi di contrattazione su un accordo più grande possibile. Ma gli investitori stanno diventando più disponibili a finanziare l’energia solare.
Fonte: Greentech Media